L’esposizione si verifica prevalentemente a livello delle vie aeree. Le fibre di amianto causano malattie di tipo benigno e maligno e la maggior parte di queste colpisce sia i polmoni sia la pleura. Per quanto riguarda quelle benigne, si distinguono le placche pleuriche, la fibrosi pleurica, i versamenti pleurici da amianto, l’atelettasia rotonda e l’asbestosi. Le patologie maligne provocate dall’amianto sono il carcinoma polmonare (cancro del polmone), il mesotelioma maligno della pleura e raramente del peritoneo
Nocività dell’amianto e malattie correlate
Nocività dell’amianto
Patologie Correlate all’Esposizione a Fibre d’Amianto
(FONTE WIKIPEDIA)
Le polveri di amianto, respirate, provocano infatti l’asbestosi, nonché tumori della pleura, ovvero il mesotelioma pleurico e dei bronchi, ed il carcinoma polmonare.
ASBESTOSI
In medicina, l’asbestosi è una malattia polmonare cronica conseguente all’inalazione di fibre di asbesto.Tali fibre sono capaci di causare attivazione del sistema immunitario locale e provocare una reazione infiammatoria. I macrofagi fagocitano le fibre e stimolano i fibroblasti a produrre tessuto connettivo, conseguenza di ciò è lo sviluppo di una fibrosi interstiziale. I soggetti a rischio sono coloro che per motivi di lavoro vengono a contatto con quantità anche minime di fibre di asbesto, come ad esempio lo erano i minatori, che possono manifestare la malattia anche diversi anni dopo l’esposizione. I sintomi sono la difficoltà a respirare dapprima sotto sforzo poi anche a riposo, il senso di costrizione toracica, tosse, decadimento delle condizioni generali di salute. Può comparire un tumore polmonare o pleurico.L’asbestosi si diagnostica con radiografia toracica, e con la ricerca dei corpuscoli di asbesto nell’espettorato. Si previene con opportuni respiratori in presenza dell’amianto e un un rigoroso screening dei lavoratori mediante periodiche radiografie del torace. Dal 1960 l’amianto è stato sostituito da altri materiali come ad esempio la fibra di vetro.
MESOTELIOMA
Il mesotelioma è una neoplasia che origina dal mesotelio, lo strato di cellule che riveste le cavità sierose del corpo (pleura, peritoneo, pericardio, cavità vaginale dei testicoli).
La quasi totalità dei casi rilevati è correlata all’esposizione alle fibre aerodisperse dell’asbesto (amianto), con latenza 15-45 anni e decorso 1-2 anni.
Macroscopicamente si presenta come una placca pleurica, più raramente nodulare. La sua crescita può portare a obliterazione dello spazio pleurico e conseguente blocco polmonare; nel caso richiede intervento demolitivo. Si presenta in tre forme istologiche: epitelioide, sarcomatoide e bifasica. La diagnosi è istologica/radiologica ed è positivo per la calretinina. Prognosi infausta. Caratterizzato da aggressività e resistenza alle comuni terapie, consente una sopravvivenza media di 7,7 mesi (range 1-72) dal momento della diagnosi. L’età maggiormente colpita è compresa tra i 40 e i 60 anni con il sesso maschile affetto nel 60% dei casi.
L’incidenza di questa neoplasia appare in crescita in tutto il mondo con circa 2,2 casi per milione di abitanti. Essendo fortemente correlata all’uso industriale dell’amianto, attualmente vietato ed in fase di eliminazione in alcuni paesi, ed essendo la patologia ad alta latenza temporale, si prevede un picco di casi intorno al 2020, ed una successiva decrescita.
CARCINOMA POLMONARE
Il carcinoma del polmone è una categoria diagnostica che comprende l’insieme delle neoplasie maligne che originano dai tessuti epiteliali (carcinomi) che compongono i bronchi e il parenchima polmonare.
Per questo, i sarcomi e i linfomi che originano nel contesto delle strutture polmonari devono essere distinti da questa categoria.
La maggior parte (oltre il 95%) delle neoplasie polmonari maligne è rappresentato dal carcinoma del polmone, mentre i sarcomi e linfomi costituiscono meno dello 0,5% di questa casistica. Meno del 5% delle neoplasie polmonari è invece rappresentato da tumori benigni (amartoma) o a basso grado di malignità (carcinoidi).
Un’ulteriore distinzione deve essere operata tra neoplasie primitive e neoplasie secondarie; infatti, mentre le prime originano dalle strutture polmonari, le seconde sono rappresentate da metastasi di neoplasie che si originano in altri organi come, ad esempio, il rene, il fegato, la mammella e la prostata.
L’amianto, oltre a essere implicato nella patogenesi della asbestosi e del mesotelioma pleurico, mostra un ruolo sinergico con il fumo di tabacco per lo sviluppo di carcinoma del polmone.[58] In Gran Bretagna è stato stimato che il 2-3% dei casi di cancro mortale è causato dall’amianto.[59] In Italia, l’amianto è stato messo al bando a partire dal 1992, con la legge n. 257. Uno stesso studio ha dimostrato che mentre la sola esposizione all’amianto è in grado di aumentare il rischio di 5 volte, l’esposizione combinata di amianto e fumo di tabacco è in grado di aumentare il rischio di 50 volte.