Rimozione Pavimento in Vinil Amianto Roma

Bonifica pavimenti in vinil amianto e collanti

 

“Inquinamento da asbesto negli ambienti di vita”

RICHIEDI UN PREVENTIVO

Attenzione, da valutare se il collante del pavimento contiene amianto, perché in caso di presenza le lavorazioni devono essere eseguite come amianto friabile in cantiere confinato statico e dinamico.

PAVIMENTI IN VINIL AMIANTO 

FASI OPERATIVE DELLA RIMOZIONE DEI PAVIMENTI IN VINIL AMIANTO COMPATTO:

– I lavori devono essere eseguiti in assenza di utenti, anche nei locali limitrofi.
Prima di procedere alla rimozione dei pavimenti, i vani devono essere segregati e deve essere posta sulle entrate idonea cartellonistica di avvertimento sui lavori in corso e di divieto di accesso.
– Le finestre e le porte devono restare chiuse fino a bonifica terminata.
– Le parti non spostabili (termosifoni, bancali delle finestre, eventuali attrezzature, ecc.) devono essere rivestite con teli di politene.
– I pavimenti, nello stato attuale, devono essere accuratamente puliti ad umido, con stracci bagnati.
– Il sollevamento delle piastrelle deve avvenire con strumenti manuali, tipo spatola, cercando di sollevare le piastrelle una ad una, evitando di romperle.
– Non e’ consentito l’utilizzo di strumenti elettrici ad alta velocità.
– Durante la rimozione delle piastrelle, un lavoratore, appositamente addetto, deve costantemente mantenere bagnata la superficie inferiore della piastrella con una soluzione vinilica al 5%, colorata, a spruzzo, utilizzando una pompa a mano o anche semplicemente uno spruzzatore per piante.
– Ogni 30-40 piastrelle levate, queste devono essere subito confezionate in pacchetti, rivestiti con politene e chiusi con nastro adesivo. I pacchetti verranno successivamente insaccati in “big-bags” contrassegnati a norma.
– Eventuali residui sul sottofondo devono essere trattati con la soluzione vinilica e, una volta asciugati, raschiati con cura e aspirati con aspiratore dotato di filtro assoluto.
– Al termine della rimozione delle mattonelle, il sottofondo messo a nudo deve essere nuovamente pulito con stracci bagnati.
– Al termine dei lavori le attrezzature utilizzate dovranno essere accuratamente pulite ad umido.

In tutte le lavorazioni a contatto coi materiali contenenti amianto i lavoratori devono essere equipaggiati con tuta monouso dotata di cappuccio, in tyvek e semi maschera munita di filtro P3 o facciale filtrante FFP3.
Massima cura deve essere riservata alle operazioni di “svestizione”: tenendo indossata la maschera, l’operatore deve sfilare la tuta arrotolandola man mano dall’alto verso il basso e dall’interno verso l’esterno e poi riporla in un contenitore chiuso. Infine dovrà essere tolta con cautela la maschera, dopo averla inumidita esternamente.

E’ largamente noto che va fatta una netta distinzione fra i materiali friabili e quelli compatti.

Mentre per i primi la valutazione del rischio deve essere fatta con rigidi protocolli e i lavori di rimozione devono essere condotti con la massima sicurezza, per i materiali compatti, e in modo particolare per il V.A., le procedure possono essere semplificate.

La tendenza dagli ultimi anni, è di considerare i pavimenti in vinil amianto come fosse materiale friabile, perché  se trovato amianto all’interno delle colle, la sua rimozione deve essere fatta con il raschiamento di queste e quindi con rilascio di fibre in atmosfera e necessità di confinare il cantiere per la sicurezza di tutti ma con aggravio ed aumenti notevoli di budget.

FASI OPERATIVE DELLA RIMOZIONE DEI PAVIMENTI IN VINIL AMIANTO FRIABILE:

Le lavorazioni verranno svolte dal personale della EDIL LAURENTINA Srl consisteranno nel incapsulamento, rimozione ed avvio a smaltimento di circa 80 mq di pavimentazione in vinil amianto e del collante, anche esso contenente amianto, impiegato per la relativa posa in opera.

I rifiuti prodotti dalle operazioni di bonifica verranno avviati a smaltimento con i codici C.E.R. di seguito elencati:
– pavimento in vinil amianto: codice C.E.R. 17.06.05* (vedi analisi chimica allegata al p.d.l.)
– collante contenente amianto: codice C.E.R. 17.06.01* (vedi analisi chimica allegata al p.d.l.)
– d.p.i. contaminati: codice C.E.R. 15.02.02*

L’accesso al cantiere avverrà tramite le entrate ed i corridoi presenti nello stabile ed i lavoratori utilizzeranno gli stessi per il trasporto delle attrezzature utilizzate per la bonifica.
Il cantiere provedrà un’area di lavoro, che è quella interessata dalla pavimentazione da bonificare, ove sarà allestito un confinamento statico dinamico ed installata un’unità di decontaminazione (UDC) a 4 stadi.

Al interno di quest’ultima sarà posizionato un aspiratore a filtri assoluti e sacchi per la raccolta delle tute contaminate.
Al termine delle lavorazioni tutte le aree interessate dalle operazioni di bonifica saranno accuratamente pulite facendo attenzione a non tralasciare materiale contaminato.
Tutte le attività operative previste saranno condotte con gli accorgimenti del caso al fine di evitare possibili dispersioni di polveri e rispettando in tal modo l’ambiente circostante. Verrà inoltre allestita un’area da adibire a deposito preliminare dei rifiuti prodotti che rimarrà delimitata con nastro segnaletico bianco/rosso e cartellonistica indicante la presenza di amianto fino alla rimozione dei rifiuti da parte del trasportatore. Gli operatori presenti in cantiere saranno massimo quattro con orario di 8(otto) ore dalle 08:00 alle 17:00 intervallate da 1 ora di pausa per il pranzo dalle 12:00 alle 13:00 oltre agli opportuni turni di riposo. Data la conformità dell’area di cantiere e l’estensione superficiale della pavimentazione da bonificare (circa 120 mq) si prevede di eseguire l’intervento di bonifica in un’unica fase operativa.

La prima operazione da eseguire sarà quella di creare il confinamento statico dinamico.
Per l’esecuzione della bonifica “amianto” si prenderanno in considerazione i parametri di seguito indicati:
– pareti perimetrali: utilizzo delle pareti perimetrali sulle quali posizionare doppi teli in polietilene;
– cubatura confinamento: il confinamento non avrà cubatura eccessiva in modo tale da realizzare facilmente condizioni di depressione mediante estrattori ad alto volume;
– geometria confinamento: il confinamento avrà una geometria per quanto possibile lineare al fine di garantire al interno dello stesso un flusso d’aria uniforme;
– collegamento area confinata con UDP: l’area confinata sarà facilmente collegabile con l’unità di decontaminazione.

L’area di lavoro sarà confinata con doppio telo in polietilene arrivando a formare uno spessore di circa 200µ; laddove non sarà possibile sfruttare le pareti dell’immobile verranno appositamente create delle “strutture a misura” con listelli in legno dello di spessore 4 cm e teli in polietilene.
Successivamente verrà condotta un’ispezione visiva per verificare la presenza di aperture che, qualora presenti, saranno opportunamente sigillate con poliuretano espanso.
I teli saranno applicati sulle pareti delimitanti l’area di cantiere utilizzando nastro adesivo ad alta tenuta od in alternativa una colla spray specifica per questo tipo di operazioni e giuntati avendo cura di sovrapporre le estremità per almeno 30cm.
I bordi delle barriere saranno tamponati con silicone o schiume espanse.
Le finestre e le porte di accesso ai locali confinanti a quello da bonificare verranno sigillati applicando prima nastro adesivo sui bordi e successivamente coprendoli con teli in polietilene.
Il confinamento creato rimarrà in essere fino al termine delle operazioni di bonifica, pulizia compresa.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento dell’acqua si sfrutteranno le utenze presenti nel immobile o in alternativa verrà installato un bulk da 1000 lt, mentre per la corrente elettrica si provvederà al allaccio con quadro di cantiere ASC ed avvolgicavo alle prese presenti nel immobile o, in alternativa, si utilizzerà gruppo un elettrogeno.
Per eventuali esigenze fisiologiche, si utilizzeranno i servizi igienici portatili.
Si specifica che tutti gli ambienti interessati dalle operazioni di bonifica amianto verranno completamente sgomberati da arredi ed attrezzature.
Le attrezzature inamovibili saranno impacchettate con telo in polietilene e sigillate con nastro adesivo telonato ad alta tenuta.

Più specificatamente:

–  L’area di cantiere sarà sgombra da tutto il mobilio e da tutte le attrezzature amovibili.
–  Tutti gli oggetti inamovibili saranno sigillati, in modo tale che non vengano danneggiati e/o contaminati durante la bonifica.
–  Tutte le aperture di ventilazione, le attrezzature fisse, gli infissi e radiatori, saranno sigillati sul posto, uno per uno, con fogli di polietilene e chiusi da nastro adesivo fino a che la bonifica, pulizia compresa, non sarà completata.
–  Tutte le pareti della zona di lavoro saranno ricoperte con doppio foglio di polietilene di spessore adeguato e sigillate sul posto con nastro a prova di umidità.
–  Tutte le barriere di fogli di plastica e l’isolamento della zona saranno mantenuti durante tutta la preparazione del lavoro.
–  Saranno effettuate ispezioni periodiche per assicurare che le barriere non siano danneggiate;
–  Tutti i cavedi e le altre possibili comunicazioni per il passaggio di cavi e tubazioni saranno individuati e sigillati; i bordi delle barriere temporanee, i fori e le fessure saranno tamponati con silicone o schiume espanse.
– Porte e finestre saranno sigillate applicando nastro adesivo sui bordi e coprendole successivamente con un telo di polietilene di superficie più estesa delle aperture.
– Sarà impiegato un sistema di estrazione dell’aria per mettere in depressione l’area di bonifica rispetto al esterno (confinamento dinamico).
– Il sistema di estrazione garantirà un gradiente di pressione tale che, attraverso i percorsi di accesso al cantiere e le inevitabili imperfezioni delle barriere di confinamento, si verifichi un flusso d’aria dal esterno verso l’interno del cantiere in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita di materiale fibroso. Nello stesso tempo questo sistema garantirà il rinnovamento dell’aria e ridurrà la concentrazione delle fibre di amianto aerodisperse al interno dell’area di lavoro. L’aria aspirata sarà espulsa al esterno dell’area di lavoro fuori dal edificio. Si prevedono 4 ricambi aria ora.
– L’uscita del sistema di aspirazione sarà installata attraverso le barriere di confinamento e l’integrità delle stesse sarà garantita sigillando i teli di polietilene con nastro adesivo intorno al estrattore.
– L’estrattore sarà munito di un filtro HEPA (alta efficienza: 99.97 DOP).
– L’estrattore sarà messo in funzione prima che qualsiasi materiale contenente amianto venga manomesso e funzionerà ininterrottamente (24 ore su 24) per mantenere il confinamento dinamico fino a che la decontaminazione dell’area di lavoro non sia completa. Non sarà spento alla fine del turno di lavoro né durante le eventuali pause lavorative.
– In caso di interruzione di corrente o di qualsiasi altra causa accidentale che provochi l’arresto dell’estrattore, l’attività di rimozione sarà interrotta; tutti i materiali di amianto già rimossi e caduti saranno insaccati finché risultino umidi.
– L’estrattore utilizzato è munito di un manometro che consente di determinare quando i filtri devono essere sostituiti.
– Il cambio dei filtri avverrà all’interno dell’area di lavoro , ad opera di personale munito di mezzi di protezione individuale per l’amianto . Tutti i filtri usati saranno insaccati e trattati come rifiuti contaminati da amianto.

CONFINAMENTO DINAMICO

Per realizzare un efficace isolamento dell’area di lavoro è necessario, vista la cogenza normativa, l’impiego di estrazione dell’aria che metta in depressione il cantiere di bonifica rispetto all’esterno.
Il sistema di estrazione garantirà un gradiente di pressione per far sì che si verifichi un flusso d’aria dall’esterno verso l’interno del cantiere in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita di fibre.
Con questo sistema si garantiranno almeno 4 ricambi/ora (cubatura area di cantiere 240 mc ca) consentendo il rinnovamento dell’aria e la riduzione della concentrazione di fibre di amianto.
Verrà utilizzato un estrattore avente portata massima di aspirazione pari a 2000 mc/h sufficienti a filtrare per quattro volte l’aria presente nell’area di cantiere (avente estensione superficiale pari a 80 mq).L’estrattore sarà messo in funzione prima che qualsiasi materiale contente amianto venga manomesso e funzionerà ininterrottamente 24 ore su 24.
Per la fornitura di corrente elettrica si frutteranno le prese presenti all’interno dell’area di cantiere.

COLLAUDO DEL CANTIERE

Dopo aver completato l’allestimento del cantiere compresa l’installazione dell’unità di decontaminazione e prima dell’inizio di qualsiasi operazione che comporti la manomissione dei manufatti contenenti amianto, i sistemi di confinamento saranno collaudati mediante prova di tenuta. Tale prova verrà effettuata saturando con fumo, generato con apposito macchinario, tutta l’aria di cantiere e verificando la presenza di eventuali fuoriuscite di fumo dalla stessa.
Terminata tale fase si passerà al collaudo della depressione verificando il determinarsi del rigonfiamento dei teli in polietilene applicati sulle pareti verso l’interno.
Il tutto verrà effettuato in presenza di tecnici dell’OdV preposto che rilasceranno il proprio benestare per l’inizio dei lavori di bonifica

UNITA’ DI DECONTAMINAZIONE PERSONALE

L’ingresso della zona di confinamento sarà preceduto dalla unità di decontaminazione del personale costituita da N°4 stadi.
L’accesso al area di cantiere avverrà attraverso l’Unità di Decontaminazione del Personale composta da (secondo la direzione di entrata):

– Locale incontaminato: dove gli operatori indosseranno, la maschera semifacciale dotata di filtri P3 (per la scelta del filtro si invita a leggere la apposita sezione dedicata ai DPI), la tuta in Tyvek, gli stivali in gomma (avendo cura di coprire tutta la gamba dello stivale con la tuta);
– Chiusa d’aria;
– Locale doccia;
– Spogliatoio zona contaminata: è l’unico con accesso diretto al area di cantiere.

Alla fine del turno di lavoro, della giornata lavorativa e comunque ogniqualvolta un operatore abbia necessità di abbandonare l’area di cantiere dovrà attenersi alle modalità di uscita dal cantiere di seguito descritte.
L’U.D.P. standard utilizzata è costituita da 4 locali (un locale spogliatoio per abiti civili, una chiusa d’aria, un locale doccia ed un locale spogliatoio contaminato) e sarà l’unica via d’uscita per tutto il personale che effettuerà le operazioni di bonifica al interno dell’area contaminata:

– Entrare nella sezione D (spogliatoio zona contaminata) e, tenendo sempre indossata la maschera, spogliarsi della tuta a perdere , dei guanti e delle scarpe;
– Insaccare tutti i D.P.I. a perdere in opportuno contenitore contrassegnato per essere poi inviati a regolare smaltimento insieme al materiale contaminato;
– Entrare, sempre indossando la semi maschera, nel locale doccia C dove si procederà prima al lavaggio della parte esterna della maschera e successivamente a quello dell’operatore e dell’interno della maschera ed i filtri;
– Attraversare la chiusa d’aria B ed accedere al locale incontaminato A dove saranno stati precedentemente riposti i vestiti o tuta puliti;
– Uscire dalla U.D.P.

INSTALLAZIONE DELL’U.D.P.

Considerata l’impossibilità operativa di posizionare l’U.D.P. sul pianerottolo esterno al appartamento quest’ultima verrà installata in corrispondenza dell’ingresso “1” al interno dell’immobile.
Poiché il pavimento della zona in cui si andrà a posizionare U.D.P. è rivestita con mattonelle in vinil amianto si opererà secondo la procedura di seguito illustrata:
1. installazione del confinamento statico dinamico secondo le modalità precedentemente descritte;
2. ingresso degli operatori al interno dell’appartamento;
3. sigillatura temporanea della porta dell’ingresso “1”;
4. rimozione eseguita esclusivamente con utensili manuali ed a umido (mediante irrorazione costante di prodotto incapsulante/fissativo) delle mattonelle viniliche che rivestono l’area superficiale (circa 4 mq) sulla quale andrà posizionata l’U.D.P.;
5. rimozione eseguita esclusivamente con utensili manuali ed a umido (mediante irrorazione costante di prodotto incapsulante/fissativo) del collante rimasto adesso al massetto cementizio;
6. aspirazione del massetto con aspirapolvere dotato di filtro HEPA;
7. incapsulamento del massetto cementizio con specifico prodotto a base vinilica;
8. rimozione del telo di sigillatura apposto sulla porta dell’ingresso n.1
9. installazione dell’UD.P..

RIMOZIONE VINIL AMIANTO

Prima di iniziare qualsiasi operazione di rimozione , si procederà con il trattamento del pavimento in vinil amianto con prodotto incapsulante con l’ausilio di pompe “airles” a bassa pressione.
Le mattonelle in vinil amianto verranno rimosse singolarmente e manualmente con l’utilizzo di raschietto a manico lungo , cercando per quanto possibile di evitare la rottura delle stesse .
La squadra di lavoro sarà composta da almeno n. 2 operatori: uno che utilizzerà il raschietto e l’altro provvederà a mantenere costantemente bagnata la superficie di lavoro irrorandola costantemente con acqua nebulizzata, evitando ulteriormente l’eventuale dispersione di fibre.
Si verrà dunque a creare un vero e proprio ciclo chiuso di lavorazione.
L’amianto rimosso verrà confezionato in sacchetti di polietilene di spessore adeguato.
La parte alta dei sacchetti, riportanti la lettera “a” e la dicitura “attenzione contiene amianto”, verrà avvolta su se stessa, sigillata con nastro adesivo ad alta tenuta, rigirata ancora su stessa e nuova sigillata con nastro ad alta tenuta.
L’esterno del sacchetto verrà poi pulito ad umido, o in alternativa, a secco con aspiratore a filtri assoluti.
I sacchetti verranno giornalmente portati fuori dalla area di cantiere attraverso l’U.D.P. ed inseriti al interno di “big-bags” omologati allocati al interno dell’area di deposito temporaneo allestito in attesa di essere caricati sugli automezzi autorizzati al successivo conferimento presso idoneo impianto di stoccaggio specificamente autorizzato secondo la normativa vigente sui rifiuti.

RIMOZIONE DEL COLLANTE CONTENENTE AMIANTO

La rimozione della colla contenente amianto dal relativo supporto avverrà successivamente alle operazione di asportazione del pavimento in vinil amianto; la pavimentazione ormai “nuda” verrà ulteriormente trattata con prodotto incapsulante a mezzo pompa airless a bassa pressione.
Dopo il trattamento superficiale si provvederà alla rimozione sia manuale (a mezzo raschietti metallici) che meccanica (tramite una specifica fresatrice), del collante contenente amianto.
La squadra di lavoro sarà composta di n. 2 operatori: uno che utilizzerà il raschietto o l’apposito macchinario e l’altro provvederà costantemente ad aspirare il collante rimosso con specifico aspiratore dotato di filtro HEPA, tale procedura permetterà di svolgere il lavoro contenendo la diffusione di polveri al interno dell’area di cantiere e garantendo una maggiore sicurezza per gli operatori che comunque indosseranno appositi D.P.I..
L’amianto rimosso verrà confezionato in sacchetti di polietilene di spessore adeguato; la parte alta dei sacchetti, riportanti la lettera “a” e la dicitura “attenzione contiene amianto”, verrà avvolta su se stessa, sigillata con nastro adesivo ad alta tenuta, rigirata ancora su stessa e sigillata con nastro ad alta tenuta.
L’esterno del sacchetto verrà poi pulito ad umido, o in alternativa, a secco con aspiratore a filtri assoluti.
I sacchetti verranno giornalmente portati fuori dal area di cantiere attraverso l’UDP ed inseriti al interno di big-bags omologati allocati al interno dell’area adibita a deposito temporaneo dei rifiuti prodotti.

Al termine delle operazioni di rimozione del collante la pavimentazione interessata dalla bonifica ed i teli in polietilene perimetrali verranno aspirati e la sola pavimentazione irrorata con specifico prodotto fissativo.
A questo punto si procederà in presenza dell’O.d.V. al esecuzione del monitoraggio ambientale nel area di cantiere; a ricezione del “certificato di restituibilità da parte dell’O.d.V. si procederà allo spegnimento dell’estrattore, alla rimozione dei teli in polietilene ed allo smontaggio dell’U.D.P.

MISURE PER LA PROTEZIONE E LA DECONTAMINAZIONE DEI LAVORATORI

Si specifica che la Scrivente chiederà ad eventuali presenti di non sostare nelle immediate vicinanze del cantiere per tutta la durata delle operazioni di rimozione.
Durante l’attività di rimozione non verranno effettuate altre attività lavorative.
Tutta la zona sarà delimitata con apposita cartellonistica indicante lavori in corso e il pericolo di amianto.

 

RICHIEDI UN SOPRALLUOGO