Smaltimento e rifacimento Canne Fumarie
Emissioni da Attività di Cottura Alimenti Non Residenziali: Normativa e Requisiti Tecnici (Art. 64/bis)
Le attività non residenziali che effettuano la cottura di alimenti (come ristoranti, pizzerie, forni, gastronomie, laboratori alimentari) sono soggette a specifiche norme per la gestione delle emissioni di fumi e vapori.
Obblighi di Captazione e Convogliamento dei Fumi
Tutte le emissioni generate da forni, cucine, piani cottura e attrezzature simili devono essere:
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Captate e convogliate tramite condotti di espulsione (camini o canne fumarie).
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I condotti devono essere realizzati secondo le norme di buona tecnica, posizionati esternamente o in appositi cavedii.
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Le bocche terminali dei condotti devono superare il colmo del tetto di almeno 1 metro e rispettare le distanze da parapetti e aperture, secondo precise misure di sicurezza.
È vietata l’espulsione dei fumi su terrazzi privati.
Soluzioni Alternative ai Condotti di Espulsione
In contesti dove l’installazione di canne fumarie non è possibile (per vincoli paesaggistici o architettonici), è consentito l’uso di sistemi alternativi di trattamento dei fumi, a condizione che:
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L’attività utilizzi solo apparecchiature elettriche.
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Non svolga attività di friggitoria (considerata industria insalubre di seconda classe).
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Le emissioni siano classificate come scarsamente rilevanti ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale).
Impianti di Filtrazione e Abbattimento Emissioni
In questi casi devono essere installati:
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Impianti certificati di aspirazione, filtrazione e abbattimento dei fumi, dimensionati secondo le caratteristiche specifiche delle emissioni.
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Gli effluenti trattati devono essere reimmessi nel locale senza dispersione nell’ambiente esterno.
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L’intero impianto deve essere progettato da tecnico abilitato, corredato di omologazione, certificazioni e piano di manutenzione programmata.
Requisiti Tecnici Minimi
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Componenti omologati e certificati.
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Trattamenti ad umido con scarico idoneo in fognatura previo pozzetto di ispezione.
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Impianto conforme alle norme su salubrità, sicurezza sul lavoro e igiene alimentare.
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Piano di manutenzione obbligatorio, verificabile in ogni momento.
Obblighi di Verifica e Manutenzione
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Il gestore deve conservare il progetto e il piano di manutenzione presso il locale.
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Gli organi di controllo (ASL, Polizia Locale, ecc.) verificheranno la regolare tenuta dei registri manutentivi e la conformità dell’impianto.
Adeguamenti Obbligatori per Sistemi Preesistenti
Le attività che già utilizzano sistemi alternativi dovranno adeguarsi a queste norme entro due anni dall’entrata in vigore del regolamento o al primo intervento straordinario di manutenzione.
Sanzioni per Inadempimenti
In caso di violazioni, sono previste:
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Sanzioni amministrative (Art. 64 Regolamento d’Igiene e normativa correlata).
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Possibili sospensioni o revoche dell’autorizzazione all’attività in caso di mancata regolarizzazione.
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